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Segno zodiacale del Toro: caratteristiche e pietre.

Dal 21 di Aprile al 20 di Maggio siamo sotto al cielo del Toro.

Mitologia della Costellazione

L’individuazione del Toro risale alla Mesopotamia, 4380 a.C. Era la costellazione che inaugurava l’anno zodiacale, evocando energia primordiale e celeste, in sumero chiamata GU.AN.NA “Toro del Cielo” oppure GU.SI.DI “Toro conduttore”, animale sacro alla divinità della luna e suo simbolo.
Anche alcune tribù arabe lo riconoscevano come simbolo del dio della Luna.
In Egitto il Toro mantiene la sua simbologia di forza e potenza, il Sole che nasce era simboleggiato con un vitello che si trasformava in toro maestoso con il progredire della giornata, poi discendeva negli inferi della notte dove rinasceva dalla dea Nut, rappresentata come una vacca dal corpo tempestato di stelle. Moltissime sono le varianti della figura del Toro legato al Sole come simbolo di potere.

La costellazione del Toro nei nostri cieli appare dimezzata, la parte posteriore fu accorciata per far posto all’Ariete, nuovo inizio dell’anno zodiacale a partire dal 2.200 a.C. Da questo momento il cielo del Toro fu assimilato alla Terra Madre: solido, stabile, denso, sensuale e per analogia divenne sacro per tutte le dee lunari (come lo era stato per i primordiali dei della Luna maschili).
Questo soppiantamento del Toro da parte dell’Ariete è narrato in molte leggende, ad esempio si narra che Mitra (riconducibile all’Ariete) avesse cacciato e catturato il Toro per sacrificarlo, dal sangue versato e sulla terra nacquero gli animali e le piante.
In epoca greco-romana moltissime sono le leggende e i miti legati alla figura del Toro.
Venere, progenitrice dell’universo o Grande Madre (molti sono stati i nomi che le sono stati dati: da Astoreth a Ishtar, da Astare ad Atar, da Hathor a Cibele, da Rea ad Afrodite), è associata al Toro, non per niente Maggio, il mese del Toro è anche il mese dedicato dai cristiani alla Madonna, ventre materiale che accolto il seme divino ha partorito il Signore.

Le stelle più brillanti del Toro appartengono a due gruppi: le Iadi che formano un “V” sul muso e le Pleiadi che brillano sul collo.
Per i greci le Iadi erano 7 sorelle ninfe figlie di Atlante, il loro nome deriva da “yein” “piovere”, perché la loro comparsa corrispondeva con l’inizio delle piogge di primavera. La Iade più luminosa è Aldebaran, una stella arancione che costituisce l’occhio destro del Toro.
Le Pleiadi, pur non essendo luminose come le vicine sorelle, rivestono da sempre un ruolo fondamentale per chi osserva il cielo, gli antichi naviganti nel 1000 a.C. aspettavano che apparissero le Pleiadi prima di avventurarsi in mare e rientravano al momento della loro scomparsa (attorno all’11 novembre), periodo che segnava tra i Celti l’incontro dei vivi con i morti “All Hallows Events”, cristianizzato poi in “Ognissanti”. I latini chiamavano le Plaiedi con il nome di “Virgiliae” vale a dire “(gli astri) rivolti verso la primavera”.

Caratteristiche della costellazione.

Il cielo del Toro è domicilio notturno di Venere.

Il geroglifico astrologico del Toro richiama la testa dell’animale, ma anche un ovulo fecondato o l’involucro di un seme che germoglia. Sotto il cielo del Toro i fiori sbocciano, maturano i primi frutti, la terra è gravida di energie. Nella tradizione induista Shiva, montato su un Toro che porta tra le corna una mezzaluna, simbolo di Nada, il suono, simboleggia la complessa trama di vibrazioni e risonanze da cui tutto ha origine.

Il “tipo” Toro.

Come il suo segno, il tipo del Toro ha un temperamento ricettivo, si lascia guidare da ciò che lo possiede, da ciò che nutre il suo spirito e che lo anima. Il problema è capire da quale tipologia di forza sarà plasmato, può lasciarsi cavalcare da un dio come Shiva, ma può anche farsi tramite di un demone con impulsi brutali o pulsioni incontrollate.
Il tipo del Toro è paziente, laborioso, perseverante come la natura stessa, capace di perseguire grandi mete. Ha una sensibilità oltre al razionale che lo rendono favorito nei talenti artistici, è anche incline alla musica che lo fa vibrare fin nel suo essere più profondo.
Per sua stessa caratteristica può essere incline a paure ed angosce sentendosi elemento passivo sottoposto a mutamenti e cambiamenti forzati da energie che non riesce a controllare.
Oscilla tra due poli estremi: da un lato la dominante Saturno-Luna lo rendono come una mucca al pascolo: placido, tranquillo, taciturno e malinconico. Dall’altro la dominante Marte-Giove-Sole lo rendono il Tore da arena: pronto per lo spettacolo, espansivo, attivo, ottimista, esagerato, con scarso controllo degli istinti.

Pietre legate al segno zodiacale del Toro.

Le pietre più indicate per il segno zodiacale del Toro sono tutte le pietre verdi: in primis lo smeraldo dedicato a Venere, ma poi anche giada verde, peridoto, crisoprasio, avventurina verde, lodolite con intrusioni versi, agate muschiata, tormalina verde, malachite, prehenite, etc. Essendo un segno dalla forte ambivalenza, legato a Venere e al Chakra Anahata, sono adatte ai nati sotto il cielo del Toro anche le pietre rosa: come quarzo rosa, calcedonio rosa, rodonite, unakite, epidolite, etc.

Chakra di riferimento per il Toro.

Il Chakra di riferimento del Toro è il 4° Chakra Anahata o Chakra del Cuore. Questo chakra fonda la nostra identità sociale, è legato all’elemento dell’aria, all’elaborazione ed alla trasformazione degli eventi, all’accettazione di quelli negativi per trasformarli in arricchimento personale che non intacchi la nostra pace interiore. È inoltre il centro della nostra capacità di amare (se stessi e gli altri), di apertura verso il prossimo e di accoglienza emotiva. In questo chakra si riconoscono due diverse zone di lavoro a seconda che si voglia intervenire per liberare da dolori repressi (con pietre di colore verde) o che si agisca per sviluppare la propria capacità di amare, dal livello umano a quello spirituale (con pietre di colore rosa).

In foto.

Il cielo del Toro, matrice generativa della vita, carico di frutti, pacifico ed allo stesso tempo inarrestabile I nati nei mesi di Aprile e Maggio, sotto il cielo del Toro, godono degli effetti di un periodo rigenerante della vita, carico di frutti, pacifico ed allo stesso tempo inarrestabile come la natura stessa. Specialmente dedicata a loro questa bellissima prehenite dal verde delicato ma intenso come i nuovi germogli che spaccano la terra, ideale e disponibile per una storia intrecciata appositamente per te. Per il tuo ordine personalizzato o per ulteriori informazioni puoi utilizzare il form di contatto.

Creazioni dedicate al segno zodiacale del Toro.

“Kwakezel”, la Dea del Mutamento. È energia e movimento, è cambiamento, arte e creatività. Indica a tutte le creature la strada della metamorfosi, che sia fisica, mentale o dell’anima. È gioia che canta alla pioggia, è rinascita, è colei che ti tiene per mano con amore materno e ti sorride per ricordati che sì, rinascere richiede forza e dolore, ma il Mondo che ti si aprirà davanti sarà qualcosa di meraviglioso ed inimmaginabile.

”Tavaril”. I Piccoli Spiriti della Foresta. Piccoli e veloci, con il cappello di ghianda e lancia di aghi di pino, i piccoli spiriti della foresta sono ovunque e si prodigano per tutte le creature. Non sottovalutare mai, il loro cuore e la loro magia è immensamente più grande delle loro dimensioni. * DISPONIBILE *

“Erynuran”, il Sigillo della Foresta. I segreti del bosco, la magia dei suoi abitanti fatati, la melodia dei ruscelli che cantano con il vento, tutto questo sarà rivelato solamente a colei che porterà il Sigillo della Foresta inciso sull’anima.

Non tutte le creazioni della foto sono disponibili, ma possono essere d’ispirazione per richiedere una storia tutta per te intrecciato con fili di metallo, pietre e cristalli.


Fonti

“Planetario. Simboli, miti e misteri di Astri, Pianeti e Costellazioni” di Alfredo Cattabiani.
“L’Energia delle Pietre” Fabbri Ed.
“L’Arte di Curare con le Pietre” Michael Gienger.
“Conoscere i Minerali” R. Zorzin.
“Minerali e Gemme” DeAgostini Ed.